Ogni azione di risarcimento promossa relativamente ad ipotesi di malasanita’ presuppone i connotati tipici delle azioni di accertamento delle responsabilita’ contrattuali ex artt. 1218 e 1228 cc. SECONDO QUANDO STABILITO DALLA SUPREMA CORTE “ IL RAPPORTO CHE SI INSTAURA TRA IL PAZIENTE E L’ENTE OSPEDALIERO HA LA SUA FONTE IN UN ATIPICO CONTRATTO A PRESTAZIONI CORRISPETTIVE CON EFFETTI PROTETTIVI NEI CONFRONTI DEL TERZO, DA CUI, A FRONTE DELL’OBBLIGAZIONE AL PAGAMENTO DEL CORRISPETTIVO, INSORGONO A CARICO DELL’ENTE STESSO OBBLIGHI DI MESSA A DISPOSIZIONE DEL PERSONALE MEDICO AUSULIARIO, DEL PERSONALE PARAMEDICO E DELL’APPRESTAMENTO DI TUTTE LE ATTREZZATURE NECESSARIE…..NE CONSEGUE CHE LA RESPONSABILITA’ DELL’ENTE NEI CONFRONTI DEL PAZIENTE HA NATURA CONTRATTUALE E PUO’ CONSEGUIRE EX ART 1218 CC, ALL’INADEMPIMENTO DELLA PRESTAZIONE MEDICO PROFESSIONALE SVOLTA DIRETTAMENTE DAL SANITARIO, QUALE SUO AUSILIARIO NECESSARIO PUR IN ASSENZA DI UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO, COMUNQUE SUSSISTENDO UN COLLEGAMENTO TRA LE PRESTAZIONI DA COSTUI EFFETTUATE E LA SUA ORGANIZZAZIONE AZIENDALE, NON RILEVANDO AL CONTRARIO AL RIGUARDO LA CIRCOSTANZA CHE IL SANITARIO RISULTI ESSERE ANCHE DI FIDUCIA DELLO STESSO PAZIENTE E COMUNQUE DAL MEDESIMO SCELTO (CFR Cass Civ. nr 18610/2015).
Ma vi e’ di piu’. IL DEBITORE (OVVERO L’ENTE OSPEDALIERO) CHE SI AVVALE DELL’OPERATO DI TERZI RISPONDE ANCHE DEI FATTI DOLOSI O COLPOSI POSTI IN ESSERE DAGLI STESSI IN VIRTU’ DI QUANTO DISPOSTO DALL’ART 1228 CC E LADDOVE VENGA ECCEPITO DALL’ATTORE L’INADEMPIMENTO SARA’ LA STRUTTURA SANITARIA A DOVER PROVARE DI AVER ADEMPIUTO ESATTAMENTE OGNI PRESTAZIONE, NEGANDO EVENTUALI ADDEBITI.
L’Ente Sanitario coinvolto – per escludere a suo danno ogni ipotesi di responsabilita’ – dovrebbe di fatto provare che “OGNI EVENTO SIA DIPESO DA CAUSA NON IMPUTABILE ALLA STRUTTURA SANITARIA NE’ TANTOMENO CHE IL RICORRENTE SIA STATA CAUSA DEL DANNO STESSO ( su tutte Cass Civ nr 21177/2015)”. Ma di fatto SECONDO CONSOLIDATO ORIENTAMENTO GIURISPRUDENZIALE “SE ANCHE ALL’ESITO DEL GIUDIZIO DOVESSE PERMANERE INCERTEZZA SULL’ESISTENZA DEL NESSO CAUSALE RELATIVAMENTE ALLA CONDOTTA DEL MEDICO E DEL DANNO RICHIESTO, OGNI RESPONSABILITA’ RICADRA’ SEMPRE SULL’ENTE CONVENUTO (Cfr Cass Civ nr 20547/2014).
SARA’PERTANTO SEMPRE CONFIGURABILE IL NESSO CAUSALE FRA IL COMPORTAMENTO OMISSIVO DEL MEDICO ED IL PREGIUDIZIO SUBITO DAL PAZIENTE QUALORA ATTRAVERSO UN CRITERIO NECESSARIAMENTE PROBABILISTICO SI RITENGA CHE L’OPERA DEL MEDICO – SE CORRETTAMENTE E PRONTAMENTE PRESTATA – AVREBBE AVUTO SERIE ED APPREZZABILI PROBABILITA’ DI EVITARE IL DANNO VERIFICATOSI ( Cfr Cass. Civ 867/2008, Cass Civ. nr 10060/2011).